“L’11 luglio 1696 si cominci a Sassuolo il teatro nel palazzo Giordani del duca Rinaldo Donato. Aumentata la popolazione nel 1773 si rinnovò il teatro facendolo più vasto.”
Questa frase, scritta su un foglio per l’inaugurazione, diede il via alla lunga stagione del Teatro Carani.
Nel Settecento la conformazione del teatro era diversa da quella attuale: si trattava di un piccolo teatro ducale che si affacciava su Piazza Garibaldi. Nel 1773 fu ampliato, demolito nel 1905, e infine ricostruito nel 1930. Il nuovo progetto fu realizzato dall’ingegnere Zero Carani, per volere di Eugenio e Mario Carani, ubicato lungo viale XX Settembre.
Ad oggi conserva il suo aspetto originale: lo stile tardo liberty della facciata, delle porte di ingresso, delle vetrate e dell’arredamento del foyer. La sala, molto ampia, presenta linee semplici e regolari, con pianta a ferro di cavallo e due ampie gallerie e nessun elemento decorativo, eccetto un maestoso lampadario in vetro di Murano, stile anni ‘70.
Il Teatro Carani ha riaperto le sue porte ai cittadini il 2 marzo 2024, dopo quasi dieci anni di chiusura a causa di alcuni cedimenti strutturali, grazie alla missione della Fondazione Teatro Carani.
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